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I rischi del Radon in casa e negli ambienti di lavoro


A cura dell’Ing.Nucleare Mauro Pompetti

Il Radon è un gas radioattivo calcerogeno, che proviene dal sottosuolo, presente nelle nostre case e può arrecare gravi danni alla nostra salute.
Attualmente il Radon è considerato la seconda causa di rischio per il cancro del polmone, solo dopo il fumo di sigaretta.

La dose assorbita dall’uomo e quindi il rischio di malattia, dipende dalla concentrazione di radon nell’ambiente e dal numero di ore di esposizione e contatto con questo gas. Tipicamente gli ambienti più a rischio sono proprio la casa dove viviamo per molte ore e l’ambiente di lavoro dove viviamo per le ore rimanenti.

Che cos’è il radon?

Il radon è un gas radioattivo naturale incolore e inodore, proviene dal decadimento dell'uranio ed è presente in elevate concentrazioni nei terreni e nelle rocce uranifere. All'aria aperta il radon si disperde facilmente, ma negli ambienti chiusi si può accumulare fino a raggiungere concentrazioni pericolose.
Le radiazioni prodotte dal radon sono deboli e, praticamente, non producono danni attraverso la pelle, al contrario quando la particelle di Radon vengono respirate e si fermano negli alveoli polmonari nasce un problema importante: queste particelle cominciano a bombardare le cellule circostanti in maniera costante con la seria probabilità di generare il cancro ai polmoni.

Come fa ad entrare negli edifici?

Molte case hanno il pavimento della cantina con un rivestimento non impermeabile, che consente al Radon di penetrare nell'ambiente.
Altre case, costruite su un terreno in pendenza, hanno pareti porose che si appoggiano sul terrapieno dal quale può entrare il Radon.
Dalla cantina il Radon può raggiungere il resto della casa passando attraverso pareti o pavimenti porosi, e tramite le scale o la tromba dell’ascensore, con un meccanismo definito "a camino".
Se nella casa sono presenti sistemi di riscaldamento che hanno un camino o un tiraggio, nelle stanze riscaldate si crea una depressione che viene colmata in parte dall'aria proveniente dalle parti basse dell'edificio.
Inoltre il Radon può penetrare attraverso fessure o crepe, oppure attraverso l’acqua presente nelle condutture idriche.



Come si misura il Radon presente?

La ricerca e la misura di una eventuale concentrazione anomala di radon costituisce quindi un'analisi indispensabile per una corretta valutazione della qualità dell'aria all'interno degli edifici.
Per quanto riguarda la possibile esposizione a rischio negli ambienti di lavoro, il Decreto Legislativo 26.05.2000 n. 241 prevede l’esecuzione di misure di esposizione al Radon i cui risultati devono essere contenuti in una relazione tecnica.
Attenzione! Per scuole dell’obbligo, scuole materne e asili nido vale tassativamente il livello di 500 Bq/m³.
E’ possibile chiedere il certificato Radon alle scuole e ai datori di lavoro. Per chi, dal 1 marzo 2004, non risultasse in regola, la sanzione prevista è :’Arresto sino a tre mesi o ammenda da 2.582 euro a 10.329 euro’.


Come si può e quanto costa effettuare la misura?

La misura viene fatta tramite un dosimetro ad elettrete che deve essere posizionato in un posto centrale dei locali interessati. Li deve rimanere per un mese e quindi deve essere restituito al laboratorio.
Il laboratorio esaminerà il dosimetro rilasciando un certificato con la misura effettuata e le indicazioni delle soglie e del grado di pericolosità rilevato.
Tutta l’operazione costa € 90 iva compresa e può essere commissionata ai laboratori DPM Elettronica S.r.l. Foggia (info@dpmelettronica.it www.dpmelettronica.it) o ai laboratori della Elettrosmog Control di Roma (info@gasradon.it www.gasradon.it)




Come si può ovviare?

Il problema del Radon può essere facilmente risolto con alcuni accorgimenti di edilizia abitativa: impermeabilizzando le pareti e ventilando i locali interrati.
Quando questo non è possibile occorrono degli adeguati e frequenti ricambi d’aria, magari non lasciati al caso ma organizzati con opportune apparecchiature. Nei casi in cui il Radon supera le concentrazioni di soglia è comunque sempre opportuno chiedere la consulenza di tecnici specializzati.

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